Abbecedario Culinario d'Italia: Strudel di mele
Continuiamo a girare l'Italia a suon di forchette e coltelli! Il viaggio è appena iniziato, siamo solo alla B ma noi ci stiamo già divertendo tanto, del resto viaggiare con tante personcine carine e simpatiche è sempre un piacere!
La B ci porta a Bolzano e ci porta da Brii che con il suo entusiasmo ha subito accettato di ospitare questa lettera per il nostro abbecedario, del resto essendo colei che ha partecipato allo scorso abbecedario con il più alto numero di ricette (e quasi tutte le lettere!) non poteva essere diversamente!
A Bolzano la nostra eroina non c'è mai stata, l'ha vista nelle foto e nei racconti di Sign.ra Doriana e Una Mela che ci andarono lo scorso anno e a lei non resta che colmare questa lacuna, prima o poi. In Trentino però c'è stata, nel 2003. Del Trentino la nostra Aiuolik ricorda Trento e il caldo soffocante di fine Giugno; Sardagna e la funivia che chiude alle 10 di sera ma anche il bellissimo sentiero che conduce a Trento (ci sarebbe anche il cammino opposto, ma tutto in salita!); Povo, il suo centro di ricerca e nulla più; Madonna di Campiglio, un albergo a 5 stelle, la suite imperiale, la sauna e un paese deserto (era sempre Giugno!) e da Madonna di Campiglio a un posto imprecisato (almeno nei ricordi della nostra eroina) un sentiero bellissimo di circa 3 ore. Purtroppo non abbiamo foto di Madonna di Campiglio, ma nel nostro archivio ne abbiamo trovata una di Povo!
Veniamo quindi alla ricetta. In principio Aiuolik aveva pensato di fare un pane, poi una sera al telefono Sign.ra Doriana, parlando del più e del meno, nomina lo strudel e ad Aiuolik si accende una lampadina e, avvallata da questo sito che menziona lo strudel tra i prodotti tipici di Bolzano, opta per uno strudel, come dire, si è inventata un motivo per preparare un dolce! Sign.ra Doriana e Aiuolik sono convinte che esista una ricetta data in dono a Una Mela da una ex-vicina, ma Una Mela afferma che sono dicerie popolari e che la suddetta vicina ci regalò un giorno uno strudel fatto con la ricetta dell'Artusi. Da qui l'idea di Aiuolik di provare anche lei tale ricetta (del resto il nostro amico Pellegrino è stato il protagonista del primo progetto della nostra eroina!). Il risultato è un dolce buono, ma a dire la verità non assomiglia ai tanti strudel mangiati in Trentino, Veneto e Germania dalla nostra eroina... Ma la ricetta ci piaceva anche perché il nostro amico Pellegrino, o meglio sua Maestà!, introduce la ricetta con queste parole: Non vi sgomentate se questo dolce vi pare un intruglio nella sua composizione e se dopo cotto vi sembrerà qualche cosa di brutto come un'enorme sanguisuga, o un informe serpentaccio, perché poi al gusto vi piacerà.
Ingredienti:
Preparazione:
Spegnete la farina con latte caldo, burro, quanto una noce, un uovo e un pizzico di sale per farne una pasta piuttosto soda che lascerete riposare un poco prima di servirvene. Tirate con questa pasta una sfoglia sottile come quella dei taglierini e, lasciando gli orli scoperti, distendetevi sopra le mele che avrete prima sbucciate, nettate dai torsoli e tagliate a fette sottili. Sul suolo delle mele spargete l'uva, la raschiatura di limone, i pinoli, la cannella, lo zucchero e infine i 100 grammi di burro liquefatto, lasciandone un po' indietro per l'uso che sentirete. Ciò fatto avvolgete la sfoglia sopra sé stessa per formarne un rotolo ripieno che adatterete in una teglia di rame, già unta col burro, assecondando per necessità la forma rotonda della medesima; col burro avanzato ungete tutta la parte esterna del dolce e mandatelo al forno. Cuocete per circa 30 minuti in forno già caldo a 180°. Servite tiepido accompagnato con gelato alla vaniglia o panna.
Ingredienti:
- 500 gr. di mele reínettes, o mele tenere di buona qualità
- 250 gr. di farina
- 100 cc. di latte
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- 100 gr. di burro
- 85 gr. di Uva di Corinto (uva sultanina)
- 1 manciata di pinoli [non previsti nella ricetta originale]
- 85 gr. di zucchero in polvere
- raschiatura di un limone
- 2-3 prese di cannella in polvere
Preparazione:
Spegnete la farina con latte caldo, burro, quanto una noce, un uovo e un pizzico di sale per farne una pasta piuttosto soda che lascerete riposare un poco prima di servirvene. Tirate con questa pasta una sfoglia sottile come quella dei taglierini e, lasciando gli orli scoperti, distendetevi sopra le mele che avrete prima sbucciate, nettate dai torsoli e tagliate a fette sottili. Sul suolo delle mele spargete l'uva, la raschiatura di limone, i pinoli, la cannella, lo zucchero e infine i 100 grammi di burro liquefatto, lasciandone un po' indietro per l'uso che sentirete. Ciò fatto avvolgete la sfoglia sopra sé stessa per formarne un rotolo ripieno che adatterete in una teglia di rame, già unta col burro, assecondando per necessità la forma rotonda della medesima; col burro avanzato ungete tutta la parte esterna del dolce e mandatelo al forno. Cuocete per circa 30 minuti in forno già caldo a 180°. Servite tiepido accompagnato con gelato alla vaniglia o panna.
Bolzano
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