Panzanella
La settimana scorsa di certo i più freddolosi non avevano di che lamentarsi. A lamentarsi, semmai, erano quelli che il caldo lo soffrono e non poco! Temperature elevatissime, tutti alla ricerca di una pozza d'acqua in cui buttarsi per fare il bagno o di uno split che emanasse aria fresca... Cucinare con quel (quel? Questo!) caldo è sicuramente impegnativo, ma per fortuna esistono mille risorse in cucina e anche tanti piatti buoni, saporiti e freschi che non richiedono cottura. Che vogliamo di più?
La panzanella non è la prima volta che compare su questi monitor, ma tranquilli non si tratta di un riciclo. In quel caso vi presentammo la panzanella a là mode di Aiuolik, ovvero il primo timido tentativo di Aiuolik di scoprire l'effetto che fa il pane bagnato e sbriciolato in un'insalata. Il risultato era stato soddisfacente e così questa volta, in concomitanza con la presenza di qualche amico fidato in Trattoria, la nostra Aiuolik ha chiesto aiuto al libro "Giro d'Italia in cucina" e ha preparato per i suoi ospiti la panzanella. Se sia la "vera" panzanella non possiamo dirlo (dato che noi stiamo qui in Sardegna e non in Toscana) ma abbiamo citato la fonte (come si dovrebbe fare sempre!), così amici Toscani, nel caso, prendetevela con il libro non con noi poveri sperimentatori di ricette ;-)
Ingredienti (per 6 persone):
- 400 gr. di pane toscano raffermo
- 2 pomodori maturi
- 2 cipolle rosse
- 1 costa di sedano
- 1 ciuffetto di basilico
- olio extra-vergine d'oliva
- aceto di vino
- sale
- pepe
Preparazione:
Tagliate il pane a fette e inzuppatelo per qualche minuto in acqua fredda. Quando sarà ben impregnato, prendetelo poco per volta e strizzatelo bene facendo forza con le mani. Quindi "strusciatelo" in modo tale da formare tante piccole briciole asciutte. Mettetele in un'insalatiera, aggiungete tutte le verdure a fettine e le foglioline di basilico, condite con sale, pepe e olio e mettete in fresco. Al momento di servire aggiungete una spruzzata di aceto di vino.
O come...
...caldOOOOOOOOOOO!!!
Il sedano non ce l'ho mai visto, ma tutto ci sta.
RispondiEliminaCi vedo spesso, invece –anche in Toscana – il tonno sott'olio, e secondo me ci sta bene.
Importante usare per questa ricetta il pane in forma, di quello fatto a fette per capirci e non i panini: il risultato è completamente diverso.
C'è una ricetta mediorientale molto simile, il Fattush (o fattousch o altri diecimila modi di traslitterarlo), che però è fatta ovviamente con il pane arabo, di solito arrostito, e qualche ingrediente in più. Ma questa, come direbbe il Maestrone, è un'altra canzon :-)
@Federico, grazie del commento...un po' me l'aspettavo e mi fa molto piacere :-) Il sedano non suonava neanche a me, ma --tipico o no-- ci stava bene... Ora però dovrò documentarmi sul Fattush, del resto qui fa ancora tanto caldo!
RispondiEliminaCiaooooooo
Buooono! Sarebbe bello poter mangiare il pane raffermo così... In genere ce lo passano al naturale, qui.
RispondiEliminaohhhhh, panzanella mia (o tua)! quanto mi piaci!
RispondiEliminaecco, adesso sono intrigata anch'io del Fattush, già mi piace il nome!
avanti tutta, googliamo?
:-DDDD
baciusss
brii