Abbecedario culinario: Erbazzone nudo

Con Elisa

guardi le vetrine e non ti stanchi

lei ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei

riesce solo a farti male

[Per Elisa - Alice]

Il post di oggi chiude la nostra esperienza in fatto di Erbazzone. In realtà è un post giusto per giocare un po', per cui astenersi persone serie e precisine. Sappiamo com'è fatto un erbazzone, l'abbiamo pure mangiato nella sua versione originale reggiana a Reggio e in Trattoria, l'abbiamo provato in una versione quasi light e abbiamo appreso dal Signor Bagnoli che Erbazzone e Scarpasòun sono due cose diverse (vedi E come Erbazzone). Prima il dovere e poi il piacere. Siamo stati bravi, abbiamo fatto tutti i compiti, abbiamo studiato e ora lasciateci un po' divertire :-)

Insomma, l'avete capito, quello di oggi non è un vero Erbazzone. Il fatto è che durante entrambe le preparazioni che abbiamo presentato per l'abbecedario, è avanzato un po' di ripieno. Per via dell'uovo crudo, ovviamente, non potevamo consumarlo così com'era, per cui l'abbiamo messo in uno stampino e l'abbiamo cotto assieme all'Erbazzone vero. Quando poi l'abbiamo tirato fuori dal forno, ci è venuto in mente di battezzarlo "Erbazzone nudo" e così prima di mangiarlo l'abbiamo pure fotografato ed eccolo dunque qui in tutto il suo splendore. 

Il parere personale di Aiuolik, amante dalla pasta che avvolge l'Erbazzone (soprattutto di quella "vera" bella grassa con lo strutto) è che l'Erbazzone nudo è solo un modo di mangiare bietole e spinaci e nulla più. Però, insomma, l'idea del nome ci piaceva e quindi eccolo qui.

La ricetta?

Scegliete il ripieno che preferite tra quello reggiano e quello quasi light, mettetelo dentro il vostro stampo in silicone preferito e fate cuocere a 200° per 30 minuti.

E come...

...Effimero