Lingua con pesto di mandorle

Sicilia bedda, Sicilia bedda,

fammi tastari a duci nipitedda,

Sicilia bedda, Sicilia bedda,

spacca ‘n limini ie dammi n’autra fedda

[Sicilia bedda - Roy Paci & Aretuska]

Dai viaggi si torna sempre con qualcosa in più: ricordi, foto, voglia di ripartire e...per chi è appassionato di cucina, qualche ricordino culinario! Così in un viaggio avvenuto ormai una vita fa in quel di Palermo, di cui vi raccontammo in questo post, la nostra eroina tornò in Trattoria con, tra le altre cose, del pesto di mandorle. Per un po' il pesto è rimasto lì in dispensa a guardarci timidamente. Un giorno però, anche per via della scadenza in arrivo, i Trattori hanno dovuto prendere il pesto per il tappo (per le corna veniva un po' male, visto che non le abbiamo trovate) e si sono decisi a dargli degna sepoltura. Tra le indicazioni riportate sul barattolo, c'era scritto che è un ottimo accostamento con le carni e così abbiamo voluto provare ad accostarlo alla lingua (la prima lingua qui in Trattoria, stupefacente!) e bisogna ammettere che i due sapori si sposano bene assieme: esperimento riuscito!

Ingredienti:

• 1 lingua di vitello
• pesto di mandorle
• 1 gambo di sedano
• 1 carota
• 1 cipolla media
• sale

Preparazione:

Lavate la lingua, mettetela nella pentola a pressione con l'acqua, aggiungete nell'acqua di cottura il sedano, la carota intera e la cipolla pulita e intera. Regolate di sale e fate cuocere per 40-45 minuti a partire dal sibilo.

Nota: se non siete felici possessori di pentola a pressione o se siete di quelli che ce l'hanno ma ne hanno paura, dovrete far bollire la lingua per circa 90 minuti.

Una volta cotta, fatela raffreddare nel suo brodo, quindi tagliatela a fettine sottili e servitela con il pesto.

:-P