venerdì 24 agosto 2012

Abbecedario Culinario d'Italia: Mirto di Sardegna

Se avete mangiato tutto quello che vi abbiamo proposto per la Q di Quartu Sant'Elena del nostro abbecedario qui in Trattoria, sarete sicuramente stra-pienissimi da non potervi alzare dalla sedia. Che fare quindi? Se foste in Ungheria chiedereste un Unicum, se foste dai frati amanuensi un liquore alle 1243 erbe (o anche qualcuna di più!), se foste su un aereo monoelica un amaro Averna, se aveste già tutto dalla vita un Lucano, se foste a Napoli o a Palermo un limoncello...E se foste in Sardegna? Nessun dubbio, un mirto!!!


Così non poteva mancare qui, anche perché la nostra eroina va molta orgogliosa della sua piantina che zitta zitta, toma toma cacchia cacchia, senza saper né leggerescrivere (del resto è una pianta!) è venuta su bella rigogliosa e piena di tante bacche pronte per essere sacrificate nell'alcol! 

E con questa ricetta vi ricordiamo che avete ancora tempo sino a domenica per pubblicare la vostra ricetta sarda e che lunedì prendiamo il traghetto e si va nel Lazio con la R di Roma!


Ingredienti:
  • bacche di mirto
  • alcol
  • acqua
  • zucchero
Preparazione:
Lavate le bacche di mirto e mettetele in ammollo nell'alcol (tenetene un po' da parte per fare il rabbocco di quando in quando) in un recipiente chiuso ermeticamente. Agitate il recipiente un giorno sì e uno no e lasciate in ammollo per 40-45 giorni, rabboccando con il liquore, se necessario.

Nota: il numero di giorni è orientativo, visto che i Trattori non l'hanno mai rispettato. Diciamo che è il limite inferiore :-)

Trascorso questo tempo, filtrate le bacche e spremetele.

Nota: noi per la spremitura usiamo un tornio e ve lo consigliamo vivamente.

Preparate quindi lo sciroppo con 1 litro di acqua e 600 gr. di zucchero per ogni litro di essenza. Mischiate lo sciroppo freddo con l'essenza e imbottigliate. È pronto dopo circa un mese.


Quando ci vuole, ci vuole!

1 commento:

  1. Che dire.....leggere della tua piantina che "zitta zitta, toma toma cacchia cacchia, senza saper né leggere né scrivere (del resto è una pianta!) è venuta su bella rigogliosa e piena di tante bacche pronte per essere sacrificate nell'alcol!" non ha prezzo!!!!!!!!!!!! :))) appena recupero le bacche di mirto provero' a farlo!
    besos
    Rosa Maria

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