lunedì 15 febbraio 2010

Pane (quasi) margherita

Perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è sale,
perché Margherita è il vento,
e non sa che può far male
[Margherita - R. Cocciante]

Aver dato un po' di lievito madre ad alcuni amici, superato l'imbarazzo iniziale del tipo "e se il nostro lievito madre non è degno di questo nome?", inizia a dare i suoi buoni frutti. Perché a sperimentare ora non siamo soli, ma ci sono tutti i fratellini del nostro lievito che vengono usati pure loro per le sperimentazioni. Così se Dany ci propose i bocconcini ai pistacchi, oggi è la volta di Satori che in questo post ha pubblicato il pane margherita.

Aiuolik ci ha voluto provare anche se sapeva in partenza di non poter eseguire al meglio la ricetta visto che non aveva tutto il tempo di coccolare il suo pane, ma l'ha dovuto lasciare solo e soletto in Trattoria durante il lavoro e così le ore di lievitazione non potevano più essere 6, ma sono diventate 10 (e quindi abbiamo ridotto la dose di lievito). Tutta la buona cura di Satori poi nell'impastare l'abbiamo lasciata fare solo alla macchina del pane e anche il calduccio è stato solamente quello della macchina...Insomma delle margherita un po' tartassate e infatti se confrontate la foto di Satori con la nostra, vi sembreranno addirittura due pani diversi. Pubblichiamo ugualmente la ricetta (con i tempi e le dosi di Satori) perché il sapore di questo pane (che da noi visivamente assomiglia più a un pane arabo) è buonissimo e quindi merita di essere diffuso per la blogsfera!

Ingredienti:

  • 220 ml di acqua tiepida
  • 300 g di farina tipo 0
  • 50 g di farina di kamut
  • 120 g di lievito madre
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiaino di malto d’orzo

Preparazione:
Sciogliete il lievito madre nell’acqua tiepida, versate l’olio e il malto e amalgamate bene il tutto. Aggiungete le farine a cucchiaiate, il sale e  impastate (a mano o con l'impastatrice). Quando l'impasto raggiunge una buona solidità, trasferitelo sulla spianatoia e impastate con forza per una decina di minuti. Battete quindi l’impasto lanciandolo come una palla sulla spianatoia per 5/6 volte, per attivare la lievitazione. Mettete la palla in una terrina, chiudetela con la pellicola e mettetela a riposare in luogo caldo (40° circa) per 6 ore. Riprendete quindi l’impasto, lavoratelo un po' e dividetelo in 6 palline uguali. Disponete le palline sulla teglia coperta con carta forno e praticate un taglio su ciascuna. Coprite la teglia con uno strofinaccio e mettete in luogo caldo per altre 3 ore. Portate il forno in temperatura, 200°, mettete il pane e create l'effetto vapore versando un poco di acqua bollente sulla leccarda e richiudete in modo da far rimanere il vapore dentro. Fate cuocere per 25 minuti e mettete a raffreddare su una gratella.

Gemelli diversi

6 commenti:

  1. uuuuuh che bell'aspetto... copiare copiareeeee!

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  2. è proprio il caso di dire che anche qui si va di gemelli diversi.....ma molto ben accolti ;-)) mi prendo i vostri e vi mando i miei...purtroppo solo virtualmente, bacio!

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  3. uhh ma che bello questo pane...segno e provo...mi piace proprio e poi non è bello disperdere frattellini di pasta madre per tutto l'universo? ;)

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  4. Sicuramente lo vorrò provare! Buona serata Lauradv

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  5. che bei panozzi, vedo che la tua madre è bella attiva!

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