The Aiuolik Innkeeper's project: Conclusioni e sviluppi futuri
Per deformazione professionale non poteva mancare l'ultimo capitolo di questa saga e per deformazione professionale non poteva non intitolarsi "conclusioni e sviluppi futuri".
Siamo arrivati alla fine, ma qui in Trattoria nessuno aveva dei dubbi che ci saremmo riusciti. Uno dei pregi/difetti della nostra eroina è che se si mette in testa una cosa la fa e la ottiene. Così è stato. Siamo arrivati al 1000° giorno della Trattoria (oggi è il 1003°) accompagnati dalle ricette di sua Maestà e da tutti voi che siete passati di qua a vedere sino a che punto saremo arrivati.
Abbiamo imparato tante cose da sua Maestà e abbiamo scoperto dei piatti che, altrimenti, non avremmo mai provato. E' stato bello sfidare le ricette scritte in un italiano arcaico e pensate per cuochi di tanti anni fa. E' stato bello sfidare le ricette e realizzarle per voi (e per noi e per gli amici che passavano di qua!) con i mezzi a disposizione ai giorni nostri.
Una riflessione tra tante. Il libro di sua Maestà c'è in quasi tutte le case di italiani (Mariluna mi sa che sei una delle poche a non averlo). In molti forse non lo consultano più o non l'hanno mai consultato. E' un libro del 1881 con tantissime ricette (più di 700), qualche illustrazione e neanche una foto. Ecco la nostra riflessione è proprio questa. Si fa tanto parlare di foto belle e di foto brutte nei food-blog e di quanto le foto siano importanti. In 130 anni il libro di sua Maestà ha raccontato ricette a tutta una nazione senza neanche una foto.
Sviluppi futuri? Aiuolik è troppo imprevedibile per poter affermare ora quali saranno gli sviluppi futuri e allo stesso tempo è troppo di parola per annunciare qualcosa che poi magari non sarebbe in grado di portare avanti. Per ora riprendiamo le normali attività di Trattoria. Rispolveriamo le tante ricette che aspettano già di essere pubblicate (realizzate prima e durante il progetto), produrremo nuove ricette, cercheremo di partecipare a qualche meme/raccolta/contest (chiamateli come volete) che ci siamo appuntati tra i bookmark e saremo i soliti Trattori di sempre.
Ringraziamenti:
Il primo ringraziamento va sicuramente a sua Maestà! Ovunque egli sia (sarà andato veramente a rincalzare i cavoli?) merita il nostro massimo rispetto e il ringraziamento per averci dato un'opera che è stata silente in libreria per tanto tempo, ma una volta aperta ci ha regalato tante perle e tante buonissime ricette!
Assieme a sua Maestà, va ringraziato il nostro Uncle per la pazienza, per aver testato tutte le ricette, per aver aiutato nella loro realizzazione e per tutte le faccine con gli ingredienti dei nostri piatti :-)
Poi ci siete tutti voi, clienti e amici vicini e lontani. Voi che ci avete supportato con i vostri commenti, voi che siete passati tacitamente di qua, voi che magari proverete qualcosa, voi che avete già provato (come Luxus!), voi che avete tifato per noi, voi che avete pensato "qui son tutti matti", voi che ci avete letto da FB, insomma VOI, uditori, nostri simili, nostri amici.
Infine, tutte le cavie che sono passate di qua e quelle che ci hanno invitato a cena, insomma, voi che avete assaggiato le nostre ricette e avete riso sotto i baffi al pensiero che tutto ciò che vi offrivamo aveva a che fare con questo progetto.
Grazie anche allo zio Luca per averci fornito la vignetta (bellissima!) che vedete qui sotto!
Grazie anche allo zio Luca per averci fornito la vignetta (bellissima!) che vedete qui sotto!
GRAZIE!
Riferimenti:
- Artusi P., La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene, Barbera eds., 1881 (versione online).
- Parsons Alan, I'm Talkin' to You, Try Anything Once, 1993.
- Pink Floyd, Alan's Psychedelic Breakfast, Atom Heart Mother, 1970.
- Staino S., Bobo, Milano libri edizioni, 1982.
- The Alan Parsons' Project, One Good Reason, Ammonia Avenue, 1984.
- The Alan Parsons' Project, Prime Time, Ammonia Avenue, 1984.
- The Alan Parsons' Project, If I Could Change Your Mind, Eve, 1979.
- The Alan Parsons' Project, You Lie Down with Dogs, Eve, 1979.
- The Alan Parsons' Project, Step by Step, Eye in the Sky, 1982.
- The Alan Parsons' Project, Old and Wise, Eye in the Sky, 1982.
- The Alan Parsons' Project, Standing on Higher Ground, Gaudì, 1987.
- The Alan Parsons' Project, Too Late, Gaudì, 1987.
- The Alan Parsons' Project, Day After Day, I Robot, 1977.
- The Alan Parsons' Project, Don't Let it Show, I Robot, 1977.
- The Alan Parsons' Project, Blown by the Wind, On Air, 1996.
- The Alan Parsons' Project, Fall Free, On Air, 1996.
- The Alan Parsons' Project, The Eagle Will Rise Again, Pyramid, 1978.
- The Alan Parsons' Project, What Goes Up, Pyramid, 1978.
- The Alan Parsons' Project, Light of the World, Stereotomy, 1986.
- The Alan Parsons' Project, The Real World, Stereotomy, 1986.
- The Alan Parsons' Project, The Tell-Tale Heart, Tales of Mistery and Imagination, 1976.
- The Alan Parsons' Project, To One Paradise, Tales of Mistery and Imagination, 1976.
- The Alan Parsons' Project, To One Paradise, Tales of Mistery and Imagination, 1976.
- The Alan Parsons' Project, I Don't Wanna Go Home, Turn of a Friendly Card, 1980.
- The Alan Parsons' Project, Let's Talk About Me, Vulture Culture, 1985.
- Woolfson E., Destiny, Freudiana, 1990.
- Woolfson E., Far Away from Here, Freudiana, 1990.
Chi la dura la vince!
complimenti davvero, di essere arrivati fino alla fine del vostro viaggio culinario, l'impresa quando si comincia con entusiasmo sembra semplice, ma durante il cammino si trovano sempre ostacoli che farebbero demordere. E ora panettone :-)
RispondiEliminaQuanti bei ricordi...
RispondiEliminati lascio il mio ohhhh ammirato sia qui che su fb.
RispondiEliminatrattori siete una forza e io mi sento fortunata a conoscervi, anche se solo virtualmente.
Enza, grazieeeeee!!! Ma così ci fai diventare rossi :-) Anche tu sei una gran bella scoperta e siamo proprio felici di conoscerti, anche se solo virtualmente, ma aggiungo "per ora" ;-)
RispondiEliminaai commenti di prima per l'identica deformazione professionale mi metto in panni scientifici con una specie di letter to the editor :D
RispondiEliminala stessa vostra conclusione arriva anche dal mio post.
foto belle foto brutte foto così così non di solo foto è fatta la cucina.
vero è che la foto aiuta sia in rete che in carta ma a quel tempo artusi si è avvalso della parola con la forza che avrebbe avuto una foto ben fatta.
son felice che abbiate tratto questa conclusione senza nulla togliere alle foto penso che vadano considerate un valore aggiunto, semplicemente, non un valore imprescindibile.
grazie per l'attenzione (rimanendo nell'ambito della deformazione professionale di cui sopra)
Gentile lettrice,
RispondiEliminagrazie per il suo commento. Siamo molto contenti di condividere con Lei questo nostro pensiero riguardo le foto, che sono, come fa giustamente notare Lei, un valore aggiunto, ma non il vero focus della ricetta.
Cordiali saluti,
Trattoria MuVarA
PS :-))))))