lunedì 14 maggio 2012

Abbecedario Culinario d'Italia: La pizza dell'Andrea

Eccoci alla G di Genova, stupendamente ospitati da Kristina che nel suo post di apertura ci parla di cibo e non solo...

Essere arrivati a Genova ci permette di dire "Sì a Genova ci siamo stati!". Poi però dobbiamo aggiungere "solo di passaggio di ritorno da Torino e prima di imbarcarci per Porto Torres". Così, nonostante il nutrito numero di genovesi che conosciamo, di Genova abbiamo visto solo l'acquario (peraltro bellissimo). Nella to-visit list di Aiuolik, Genova c'è e non potrebbe mancare visto che ha tutti i suoi informatori sulla miglior farinata, sulla miglior focaccia di Recco, sul miglior gelato e su tante altre cose che ora ci sfuggono.

Per parlare culinariamente di Genova (a parte le ricette già viste su questi monitor che appariranno i prossimi giorni) avevamo scelto le gallette. Perché le gallette genovesi le abbiamo comprate più e più volte a Carloforte (terra di genovesi) e ci piacciono assai. Purtroppo però le gallette preparate dalla nostra Aiuolik oltre a non avere la benché minima somiglianza con quelle "vere" (colpa della poca manualità della nostra eroina e dell'assenza dell'apposito aggeggio), non avevano neanche la somiglianza nel gusto. Per cui, la nostra Aiuolik se le è mangiate, ma solo il suo stomaco e le sue papille gustative hanno avuto questo onore. Come secondo tentativo, ha optato per la pizza dell'Andrea. Perché? Perché vivendo in Spagna la voglia di pizza è venuta anche alla nostra eroina :-) e poi perché non sappiamo chi sia l'Andrea della pizza, ma la sua esistenza ci dà un pretesto per omaggiare un artista genovese che alla nostra eroina piace assai.

Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse - Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della notte del pianto.
[Andrea - F. de Andrè]

La ricetta l'abbiamo presa dal libro Giro d'Italia in Cucina

Ingredienti:
per la pasta

  • 600 gr. di farina bianca
  • 30 gr. di lievito di birra
  • 4 cucchiai di olio d'oliva extravergine
  • sale
  • acqua tiepida
per il condimento
  • 1/2 kg. di pomodori maturi
  • 100 gr. di acciughe
  • 2 cipolle
  • 6 cucchiai di olio d'oliva extravergine
  • 2 foglie di basilico
  • 2 spicchi d'aglio
  • sale
  • 12 olive nere in salamoia
Preparazione:
Impastate gli ingredienti per la pasta con acqua tiepida necessaria per ottenere un impasto omogeneo, ricopritelo con un canovaccio e lasciate lievitare in luogo tiepido per almeno 2 ore.
Affettate le cipolle, pelate e private dei semi i pomodori e tagliateli a pezzetti. In una padella fate soffriggere le cipolle con l'olio e, appena cominceranno a imbrunire, unite i pomodori. Cuocete fino a quando l'acqua dei pomodori sarà evaporata. Pulite le acciughe, tritatele, unitele al sugo, salate e fate insaporire per pochi minuti.
Su una placca da forno oliata stendete la pasta dello spessore di circa 1 cm, pigiandola con le dite unte d'olio. Versate sulla pasta il condimento, il basilico, le olive, l'aglio tagliato a fettine e un filo d'olio. Infornate a 240° C per circa 30 minuti o fino a quando la superficie sarà ben dorata e croccante.

Genova

2 commenti:

  1. buona la pizza...è sempre buona in qualsiasi versione :)

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  2. la pizza... io la mangerei pure a colazione! questa ha un sapore proprio deciso e invitante :-)

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