Pan 'e sapa
A tutti i saggi che in questi giorni hanno storto il naso perché abbiamo dedicato i nostri post e il nostro tempo a una festa pagana di importazione americana...regaliamo il dolce di oggi!
Si tratta infatti di un pane-dolce tradizionale della cultura sarda correlato con la giornata di oggi, "tutti i morti".
Mentre in America si andava vestiti a far paura alla gente per le strade, in Sardegna la notte tra l'1 e il 2 Novembre, si lasciavano gli scurini leggermente aperti, le candele accese e le tavole apparecchiate perché i cari defunti, venendo a farci visita, potessero rinfocillarsi un poco e trovassero ospitalità presso le case dei propri cari. In questa occasione dunque si preparavano diversi dolci tipici di questi giorni: pabassine, ossa di morto e soprattutto lui, l'immancabile pane di sapa (pan'e sapa).
La giornata del 2, poi, i ragazzini andavano per le case da parenti e vicini a chiedere qualcosa per le anime dei defunti e tornavano a casa carichi di frutta secca, biscotti e dolci...
In molte panetterie e pasticcerie, solo in questo periodo dell'anno, si trova ancora in commercio il pan'e sapa, la cui ricetta, ovviamente, come per tutte le cose qui in Sardegna, varia da paese a paese, da provincia a provincia. Aiuolik e Shaghy hanno voluto realizzarlo a quattro mani (in realtà ha fatto praticamente tutto Shaghy e per di più con una sola mano!) per poterlo avere nel caso in cui i loro cari defunti passassero di qua e per poterlo condividere con la blogsfera!
Segnaliamo anche che, la nostra amica Cookie, sempre in tema di tradizioni sarde, ha presentato la ricetta degli Anca li cani, ovvero delle pabassine (non dolci!) che si facevano sempre in Sardegna e sempre in questo periodo dell'anno. Onestamente, non conoscevamo questa versione, ma la loro versione dolce che ci presenta, invece, il simpatico Chef Vellino qui!
Tornando al pan'e sapa, la ricetta si tramanda in casa Shaghy di generazione in generazione e sta conservata qui, nel quaderno delle ricette della zia Shaghy (altro che blog!):
Si tratta infatti di un pane-dolce tradizionale della cultura sarda correlato con la giornata di oggi, "tutti i morti".
Mentre in America si andava vestiti a far paura alla gente per le strade, in Sardegna la notte tra l'1 e il 2 Novembre, si lasciavano gli scurini leggermente aperti, le candele accese e le tavole apparecchiate perché i cari defunti, venendo a farci visita, potessero rinfocillarsi un poco e trovassero ospitalità presso le case dei propri cari. In questa occasione dunque si preparavano diversi dolci tipici di questi giorni: pabassine, ossa di morto e soprattutto lui, l'immancabile pane di sapa (pan'e sapa).
La giornata del 2, poi, i ragazzini andavano per le case da parenti e vicini a chiedere qualcosa per le anime dei defunti e tornavano a casa carichi di frutta secca, biscotti e dolci...
In molte panetterie e pasticcerie, solo in questo periodo dell'anno, si trova ancora in commercio il pan'e sapa, la cui ricetta, ovviamente, come per tutte le cose qui in Sardegna, varia da paese a paese, da provincia a provincia. Aiuolik e Shaghy hanno voluto realizzarlo a quattro mani (in realtà ha fatto praticamente tutto Shaghy e per di più con una sola mano!) per poterlo avere nel caso in cui i loro cari defunti passassero di qua e per poterlo condividere con la blogsfera!
Segnaliamo anche che, la nostra amica Cookie, sempre in tema di tradizioni sarde, ha presentato la ricetta degli Anca li cani, ovvero delle pabassine (non dolci!) che si facevano sempre in Sardegna e sempre in questo periodo dell'anno. Onestamente, non conoscevamo questa versione, ma la loro versione dolce che ci presenta, invece, il simpatico Chef Vellino qui!
Tornando al pan'e sapa, la ricetta si tramanda in casa Shaghy di generazione in generazione e sta conservata qui, nel quaderno delle ricette della zia Shaghy (altro che blog!):
Ingredienti (8 pani):
- 1/2 l. sapa
- 4 uova
- 250 gr. zucchero
- 800 kg. di farina
- 500 gr. uva passa
- 200 gr. noci
- 150 gr. frutta candita
- scorza di 1 arancia grattugiata
- 3 bustine di lievito
- 1/2 bustina di saporita
- 1/2 bicchiere di latte
- 250 gr. di mandorle + mandorle per la guarnizione q.b.
- diavoletti q.b.
Preparazione:
Pelate e tostate le mandorle, quindi sminuzzatele.
A parte mischiate le uova con lo zucchero. Agiungete la saporita, la farina e il latte e lavorate fino ad ottenere un composto morbido. Aggiungete un po' della sapa e le noci che avrete precedentemente sminuzzato.
Lavate l'uva passa e passatela in un po' di farina, aggiungetela quindi all'impasto poco per volta.
Aggiungete le mandorle e un altro po' di sapa, aggiungete la frutta candita e continuate a mescolare. Infine, aggiungete il lievito.
Nota: la consistenza dell'impasto deve risultare facile da mescolare.
Ungete quindi le formine con il burro riempite per circa 1/3 della capienza, in cima appiattite cn un coltello. Decorate a piacere con mandorle intere. Infornate a 180° in forno preriscaldato e lasciate cuocere per 1 ora.
Quando il dolce è cotto, preparate un fondino con la sapa e inzuppate il dolce sotto, sopra e ai lati.
Per decorare usate diavoletti, mandorle o buccia d'arancia macerata nella sapa.
Pelate e tostate le mandorle, quindi sminuzzatele.
A parte mischiate le uova con lo zucchero. Agiungete la saporita, la farina e il latte e lavorate fino ad ottenere un composto morbido. Aggiungete un po' della sapa e le noci che avrete precedentemente sminuzzato.
Lavate l'uva passa e passatela in un po' di farina, aggiungetela quindi all'impasto poco per volta.
Aggiungete le mandorle e un altro po' di sapa, aggiungete la frutta candita e continuate a mescolare. Infine, aggiungete il lievito.
Nota: la consistenza dell'impasto deve risultare facile da mescolare.
Ungete quindi le formine con il burro riempite per circa 1/3 della capienza, in cima appiattite cn un coltello. Decorate a piacere con mandorle intere. Infornate a 180° in forno preriscaldato e lasciate cuocere per 1 ora.
Quando il dolce è cotto, preparate un fondino con la sapa e inzuppate il dolce sotto, sopra e ai lati.
Per decorare usate diavoletti, mandorle o buccia d'arancia macerata nella sapa.
quando ho fatto vedere questo post al maritino di mamma tattarimanna ecco che mi esclama con accento degno di nota il nome del vostro dolce e poi mi svela il mistero su cos'è SA SAPA... eheheh... deve essere un dolce squisitoooo ne è rimasta una fettina per noi?
RispondiEliminaPS il quaderno di zia Shaghy ha un non so che di tradizionale e familiare... che bello che è!
Finalmente la ricetta del Pan'e Sapa, io stravvedo per questo dolce, unico problema non riesco mai a trovare la sapa. Come fare ...
RispondiEliminaPiù che storcere il naso, ho dovuto tapparmi le orecchie: musica a tutto volume che festeggiava diavoli e streghe fino alle sei del mattino.
RispondiEliminaMi rifaccio volentieri col tuo dolce tradizionale, lascio i diavoli e le streghe a riposarsi per un altro anno.
ciao.
ma che bella tradizione!!E anche il dolce è molto invitante!!
RispondiEliminaCiao
Dopo due giorni "fuori blog" mi ritrovo questi due post eccezionali! Quello di ieri mi ha lasciato a bocca aperta per la fantasia e il piacere di festeggiare in compagnia. Siete davvero incredibili. Scusate, ma le dita mozzate erano wurstel?
RispondiEliminaE il pane 'e sapa riunisce in sé tutto il bello della tradizione! Conosco solo il dolcetti (quelli ad anello) con la sapa e li trovo squisiti. Bravissimi come sempre!! E complimenti a tutti gli amici della trattoria! Buon WE, Alex
Eh eh Cuochetta, il dolce è proprio buono, abbiamo ancora una fettina di una pane 'e sapa comprato da mio padre, va bene lo stesso?
RispondiEliminaQuando ho visto il quaderno di zia Shaghy ho pensato "questo deve finire nel blog!"
Armando, benvenuto in Trattoria! La sapa anche qui non è facile da trovare, molto spesso la trovi sottobanco...prova a chiedere a chi produce vino se te ne procura un po' ;-)
Sergiott, carissimo, qui anche ad Halloween abbiamo pensato più che altro a mangiare, per cui da noi poca musica a tutto volume :-)
Elisa il dolce ci piace molto e sono molto contenta di essere riuscito a prepararlo con Shaghy per proporlo alla blogsfera!
Alex, ormai lo sai che qui quando c'è un tema ci impegnamo duramente per il suo svolgimento :-) Le dita mozzate sono dita mozzate...ehm no, sono wustel ;-)
Credo che i dolci di cui parli siano le tiliccas, che a me piacciono un sacco (chissà come si fanno!), se ti piacciono loro sicuramente ti piacerà anche il pan 'e sapa!
Buon weekend a tutti,
Aiuolik
Bella storia e ricetta interessante! :-)
RispondiEliminaAnna, benvenuta in trattoria e grazie per i complimenti!
RispondiEliminaAlla prossima!
Aiuolik
Va a finire che userò così quelle bustine di saporita che mi guardano dallo scaffale, mi sembra proprio invitante questo dolce
RispondiEliminaCocò prova e facci sapere ;-) Ma hai anche la sapa?
RispondiEliminaCiao,
Aiuolik