venerdì 10 gennaio 2014

Confettura di mirto

Il facilone è colui che pubblica qualcosa su Internet senza pensare a chi poi leggerà. EsempioPer accompagnare i formaggi: marmellata di pomodori, miele, pesto e marmellata di mirto. Ecco, quest'ultima era veramente buona e Aiu' ha pensato a tutte le bacche del suo giardino e al fatto di non averci mai pensato prima!

Il credulone è quello che legge qualcosa su Internet e ci crede "perché è scritto su Internet". Esempio: Sign.ra Doriana leggendo il post gamberotto crede che la marmellata di mirto sia buona come assicura Aiu' e si incuriosisce.

L'entusiasta è quello a cui proponi qualcosa e subito ci si butta a capofitto senza pensare alle conseguenze. Esempio: Sign.ra Doriana chiede ad Aiu' "Se procuro il mirto, proviamo a fare la marmellata?" e Aiu', pur sapendo che il "proviamo a fare" significa "tu e Una Mela fate" e pur non avendo idea della ricetta, risponde "sì!".

La persona di parola è quella che se dice una cosa la fa. Esempio #1: Sign.ra Doriana ha procurato le bacche. Esempio #2: Aiu' ha preparato la marmellata, ovvero la confettura, coinvolgendo Una Mela.

Il saggio è quello che apprende dai propri errori e si impegna a non commetterli di nuovo. Esempio: Aiu' e Una Mela concordano sul fatto che "mai più un'altra confettura di mirto".

Il predicatore è quello che sparge il verbo perché altri non caschino negli errori di sempre. Esempio: questo post e questo avviso: non fate la confettura di mirto a meno di non avere tanto tempo a disposizione, tanta forza nelle braccia e tanta pazienza. 

La ricetta nasce dalla fusione di quelle trovate qui, qui e qui.



Ingredienti:

  • 500 gr. di bacche di mirto
  • 300 gr. di zucchero
  • succo di 1 limone
  • 1 mela piccola tritata

Preparazione:
In una pentola capiente mettete le bacche di mirto lavate, aggiungete lo zucchero e il succo di limone, mischiate e lasciate macerare tutta una notte.
Il giorno seguente, mettete la pentola sul fuoco e cuocete sino a far sciogliere completamente lo zucchero. Togliete dal fuoco, filtrate il liquido e con il passapomodoro tritate le bacche. Prendete quindi la parte che rimane nel passapomodoro e passatelo in centrifuga per massimizzare la quantità di liquido.

Nota: abbiamo provato a passare direttamente in centrifuga, ma il risultato è che le bacche non vengono "strizzate" a dovere. Se non avete la centrifuga dovete accettare l'amara realtà di buttare parte del frutto.
La vostra cucina in un certo momento avrà questo aspetto :-)


Una volta estratto tutto il liquido, aggiungete la mela tritata e rimettete sul fuoco. Mantenete sul fuoco sino a che il liquido prenderà la giusta consistenza che verificherete con la prova piattino.

Nota: essendo più una gelatina che una confettura, se passate il momento giusto, otterrete una consistenza collosa.

Togliete dal fuoco e invasate immediatamente in vasetti sterilizzati e che metterete sottovuoto lasciandoli capovolti qualche minuto.

Li għeja

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