Confettura di mirto
Il facilone è colui che pubblica qualcosa su Internet senza pensare a chi poi leggerà. Esempio: Per accompagnare i formaggi: marmellata di pomodori, miele, pesto e marmellata di mirto. Ecco, quest'ultima era veramente buona e Aiu' ha pensato a tutte le bacche del suo giardino e al fatto di non averci mai pensato prima!
Il credulone è quello che legge qualcosa su Internet e ci crede "perché è scritto su Internet". Esempio: Sign.ra Doriana leggendo il post gamberotto crede che la marmellata di mirto sia buona come assicura Aiu' e si incuriosisce.
L'entusiasta è quello a cui proponi qualcosa e subito ci si butta a capofitto senza pensare alle conseguenze. Esempio: Sign.ra Doriana chiede ad Aiu' "Se procuro il mirto, proviamo a fare la marmellata?" e Aiu', pur sapendo che il "proviamo a fare" significa "tu e Una Mela fate" e pur non avendo idea della ricetta, risponde "sì!".
La persona di parola è quella che se dice una cosa la fa. Esempio #1: Sign.ra Doriana ha procurato le bacche. Esempio #2: Aiu' ha preparato la marmellata, ovvero la confettura, coinvolgendo Una Mela.
Il saggio è quello che apprende dai propri errori e si impegna a non commetterli di nuovo. Esempio: Aiu' e Una Mela concordano sul fatto che "mai più un'altra confettura di mirto".
Il predicatore è quello che sparge il verbo perché altri non caschino negli errori di sempre. Esempio: questo post e questo avviso: non fate la confettura di mirto a meno di non avere tanto tempo a disposizione, tanta forza nelle braccia e tanta pazienza.
La ricetta nasce dalla fusione di quelle trovate qui, qui e qui.
Ingredienti:
- 500 gr. di bacche di mirto
- 300 gr. di zucchero
- succo di 1 limone
- 1 mela piccola tritata
Preparazione:
In una pentola capiente mettete le bacche di mirto lavate, aggiungete lo zucchero e il succo di limone, mischiate e lasciate macerare tutta una notte.
Il giorno seguente, mettete la pentola sul fuoco e cuocete sino a far sciogliere completamente lo zucchero. Togliete dal fuoco, filtrate il liquido e con il passapomodoro tritate le bacche. Prendete quindi la parte che rimane nel passapomodoro e passatelo in centrifuga per massimizzare la quantità di liquido.
Nota: abbiamo provato a passare direttamente in centrifuga, ma il risultato è che le bacche non vengono "strizzate" a dovere. Se non avete la centrifuga dovete accettare l'amara realtà di buttare parte del frutto.
La vostra cucina in un certo momento avrà questo aspetto :-)
Una volta estratto tutto il liquido, aggiungete la mela tritata e rimettete sul fuoco. Mantenete sul fuoco sino a che il liquido prenderà la giusta consistenza che verificherete con la prova piattino.
Nota: essendo più una gelatina che una confettura, se passate il momento giusto, otterrete una consistenza collosa.
Togliete dal fuoco e invasate immediatamente in vasetti sterilizzati e che metterete sottovuoto lasciandoli capovolti qualche minuto.
Li għeja
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