Oggi parliamo di mode. Ultimamente si fa un gran parlare di digiuno intermittente come la soluzione perfetta per tutti i grassi del mondo e allo stesso tempo spuntano come funghi prodotti iperproteici con tutti i sapori del mondo. In parallelo, nei ristoranti specializzati in brunch si vedono avocadi (il plurare di avocado è avocadi? Lo so, lo potrei cercare, ma è più divertente così) in tutte le salse e forme (ma quanti se ne producono!?) e tanta tanta quinoa. Per non parlare dell'altra moda, quella dei poke dove pure lì un po' di quinoa e di avocado non mancano mai tra le scelte...
Così quando in prepandemia un amico/collega disse ad Aiu' "io la quinoa non la voglio neanche vedere, me la dava sempre mia madre quand'ero piccolo e l'ho stufata", la nostra eroina apprese che il super alimento consigliato in tutte le diete (e non affatto economico), in realtà in Bolivia e in tutto il Sud America era un alimento povero che riempiva i piatti di tanti bimbi in fase di crescita. Proprio per questo ci sarebbe piaciuto omaggiare la Bolivia (per fortuna l'ha fatto Resy), invece abbiamo scelto di esplorare una nazione in cui ancora non eravamo arrivati in questo viaggio.
Q come QI
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